La storia di Frida e di come mi ha cambiato la vita

Pubblicato il 15 maggio 2024 alle ore 18:55

Era il novembre del 2023 quando Frida arrivò al rifugio Ohana Animal Rescue family  in condizioni disperate; era stata strappata da un allevamento di mucche da latte che l’avrebbe mandata al macello nel giro di pochi giorni.

Frida era nata con la sindrome del nanismo ed era troppo minuta per essere sfruttata nell’industria del latte, non avrebbe reso abbastanza, quindi di conseguenza era uno scarto. Separata alla nascita da sua mamma, era stata rinchiusa in una stalla buia e umida con un secchio pieno di latte che non le permetteva di assumerlo nel modo corretto.

Quando arrivò Frida, aveva una grave polmonite non curata e problemi cardiaci congeniti: non sapevamo se sarebbe sopravvissuta ma fortunatamente, con la sua determinazione, riuscì a rinascere e allontanò per mesi quell’ombra minacciosa che era il suo stato di salute.

Frida è morta libera il 6 aprile 2024 ma non smetterò mai di raccontare la sua storia.

Oltre ad essere la mia migliore amica, diventò per me un simbolo e mi dona tutt’oggi la determinazione per non mollare. Portare il suo esempio nelle piazze è diventato ormai uno dei motivi per cui faccio attivismo, Frida è uno dei motivi per cui continuo a combattere senza mai mollare.

La sua estrema dolcezza, che ricordo con tanta malinconia, rimarrà un faro di speranza, un appiglio nei momenti di sconforto, un ricordo capace di cambiare il mondo.

Frida è libertà, Frida è resistenza.

 

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